COME ADERIRE?
Percorso gratuito
Per l'iscrizione dei dipendenti della Pubblica Amministrazione che operano presso Enti che hanno aderito al programma Valore PA finanziato da INPS (accesso gratuito) è necessario fare riferimento alle comunicazioni pervenute da INPS al Referente Valore PA del proprio Ente di appartenenza ed effettuare l'iscrizione attraverso il Portale INPS, sempre secondo le tempistiche comunicate dall'Istituto.
Avviso Valore PA per le Pubbliche Amministrazioni
Per qualsiasi informazione puoi contattarci all'indirizzo tutor.valorepa@unive.it
L’attuale pandemia di Covid-19 ha reso evidente e imprescindibile l’utilizzo degli strumenti digitali in possesso della Pubblica Amministrazione non solo nell’ottica di tutela della persona, ma anche al fine di rendere materialmente il servizio al cittadino. Nonostante lo switch quanto mai forzato al “mondo nella rete”, il potenziamento delle infrastrutture e degli applicativi di gestione delle risorse informatiche della PA rappresenta una parte fondamentale dell’Agenda per la digitalizzazione del settore pubblico, come anche del PNRR; per altro verso, fondamentale è altresì l’educazione e soprattutto la formazione digitale del cittadino, il quale necessita di essere accompagnato nella transizione del mondo analogico a quello iper-connesso. La società digitale è ormai realtà e nei prossimi anni il processo si intensificherà.
La diffusione dell’Intelligenza artificiale, della robotica, della realtà aumentata, dell’utilizzo dei Big Data sono soltanto alcuni dei temi che impatteranno sul modo di lavorare e sulle professionalità del futuro. Di fronte a questi cambiamenti il nostro Paese, pur avendo eccellenze, ha un ritardo drammatico. Secondo il Digital Economy and Society Index (DESI 2020) nel 2019 l’Italia si piazza quartultima tra i Paesi dell’Unione Europea. Una posizione che migliora quando si guardano alle competenze specialistiche, ma che resta comunque negativa. Le cause sono da ricercarsi nell’arretratezza del nostro sistema scolastico e formativo di base oltre che nella disponibilità e nell’utilizzo della rete.
Queste condizioni di squilibrio producono altresì un basso livello di competenze di buona parte della manodopera, che finisce poi per indebolire anche la domanda di lavoro qualificato da parte delle imprese e le spinge di conseguenza a non investire in innovazione, compromettendo il futuro del Paese.
Il rischio che talune categorie di soggetti restino escluse dalla trasformazione digitale in atto e privati della possibilità di esercitare i loro diritti di cittadinanza digitale è particolarmente elevato. Come ricordato nella Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese 2025 si tratta di un rischio che lo Stato non può correre perché i suoi servizi – online come offline – o sono per tutti o non sono per nessuno. Peraltro, lo scarso livello di alfabetizzazione informatica causa una più alta vulnerabilità dell’individuo verso gli attacchi informatici rendendo così l’intero sistema più vulnerabile. Inoltre, la transizione per ampi versi forzata, nella direzione della digitalizzazione dei servizi pubblici, enfatizza la particolare condizione di vulnerabilità di alcune categorie di cittadini, in particolare minori e anziani. Questi ultimi dimostrano scarse competenze circa i possibili rischi e gli effetti negativi derivanti dall’interazione quotidiana con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
L’istruzione al digitale è quindi necessaria anche e soprattutto per poter utilizzare in sicurezza le nuove tecnologie e i nuovi applicativi informatici. Ciò richiede di implementare politiche inclusive, già elaborate a livello del Ministero dell’Innovazione, le quali favoriscano maggiormente l’accesso della persona vulnerabile (ad es. perché minore o anziano) alla PA digitale.
Mediante l’analisi della normativa rilevante, compresa la legislazione emergenziale e d’urgenza e delle linee d’indirizzo del Governo per la trasformazione digitale delle Pubbliche amministrazioni, nonché attraverso la presentazione di casi di studio e di problemi sorti specialmente nel periodo del c.d. “lockdown”, a causa del passaggio obbligato ad una ri-organizzazione dell’attività amministrativa, verrà illustrato altresì lo stato dell’arte su inclusione digitale, cyber-sicurezza, protezione dei dati personali. Saranno quindi presentate soluzioni ai quesiti più frequenti, per la corretta utilizzazione degli strumenti digitali oggi a disposizione del personale della PA, soprattutto nel rispetto del corretto uso degli strumenti informatici, degli strumenti di inclusione digitale, nel pieno rispetto del diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali, nonché della dignità della persona.
Obiettivo del Corso è fornire ai discenti strumenti di contrasto al digital divide e di gestione dei rischi connessi, specialmente con riguardo alla cyber-sicurezza; strumenti di protezione dei dati personali e di gestione del patrimonio informativo della PA; strumenti per assistere e coadiuvare il cittadino vulnerabile ad essere in grado di comprendere il processo di cambiamento nel raggio di azione della PA e più in generale della società. Si tratta quindi di fornire competenze tecniche, giuridiche, informatiche e gestionali specifiche, necessarie per il personale amministrativo al fine di comprendere lo scenario di riferimento, il valore e le implicazioni del rischio di pregiudizio in capo al cittadino, nonché le responsabilità e derivanti dalla attività della PA digitale.
Al termine del corso i discenti avranno a disposizione un bagaglio informativo completo che gli permetterà di contribuire attivamente alla reingegnerizzazione dei processi necessari per la digitalizzazione della PA, nell’ottica di una maggiore inclusione di particolari categorie di cittadini c.d. vulnerabili, nel pieno rispetto della loro identità e partecipazione attiva alla vita democratica.
Il corso si rivolge principalmente (ma non esclusivamente) a dirigenti e funzionari della Pubblica Amministrazione, non necessariamente in possesso di specifiche conoscenze tecniche (informatiche, giuridiche o gestionali) e tecnologiche.
La data di inizio/fine corso potrà subire delle variazioni legate alle tempistiche dell'Ente finanziatore (Inps).
blended
07/03/2022—16/06/2022
Italiano
40 ore
Le lezioni saranno organizzate indicativamente con le seguenti modalità:
Modulo 1: Povertà digitale e strumenti di inclusione digitale
Modulo 2: Vulnerabilità digitale
Modulo 3: Protezione dei dati personali e pubblica amministrazione
Modulo 4: Open Government, Open Data e Data Protection by design
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Grazie per averci contattati e per l’interesse dimostrato verso le nostre attività.
La richiesta è stata presa in carico da un nostro Project Manager dedicato. Risponderà il prima possibile.
COME ADERIRE?
Percorso gratuito
Per l'iscrizione dei dipendenti della Pubblica Amministrazione che operano presso Enti che hanno aderito al programma Valore PA finanziato da INPS (accesso gratuito) è necessario fare riferimento alle comunicazioni pervenute da INPS al Referente Valore PA del proprio Ente di appartenenza ed effettuare l'iscrizione attraverso il Portale INPS, sempre secondo le tempistiche comunicate dall'Istituto.
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Per qualsiasi informazione puoi contattarci all'indirizzo tutor.valorepa@unive.it
L’attuale pandemia di Covid-19 ha reso evidente e imprescindibile l’utilizzo degli strumenti digitali in possesso della Pubblica Amministrazione non solo nell’ottica di tutela della persona, ma anche al fine di rendere materialmente il servizio al cittadino. Nonostante lo switch quanto mai forzato al “mondo nella rete”, il potenziamento delle infrastrutture e degli applicativi di gestione delle risorse informatiche della PA rappresenta una parte fondamentale dell’Agenda per la digitalizzazione del settore pubblico, come anche del PNRR; per altro verso, fondamentale è altresì l’educazione e soprattutto la formazione digitale del cittadino, il quale necessita di essere accompagnato nella transizione del mondo analogico a quello iper-connesso. La società digitale è ormai realtà e nei prossimi anni il processo si intensificherà.
La diffusione dell’Intelligenza artificiale, della robotica, della realtà aumentata, dell’utilizzo dei Big Data sono soltanto alcuni dei temi che impatteranno sul modo di lavorare e sulle professionalità del futuro. Di fronte a questi cambiamenti il nostro Paese, pur avendo eccellenze, ha un ritardo drammatico. Secondo il Digital Economy and Society Index (DESI 2020) nel 2019 l’Italia si piazza quartultima tra i Paesi dell’Unione Europea. Una posizione che migliora quando si guardano alle competenze specialistiche, ma che resta comunque negativa. Le cause sono da ricercarsi nell’arretratezza del nostro sistema scolastico e formativo di base oltre che nella disponibilità e nell’utilizzo della rete.
Queste condizioni di squilibrio producono altresì un basso livello di competenze di buona parte della manodopera, che finisce poi per indebolire anche la domanda di lavoro qualificato da parte delle imprese e le spinge di conseguenza a non investire in innovazione, compromettendo il futuro del Paese.
Il rischio che talune categorie di soggetti restino escluse dalla trasformazione digitale in atto e privati della possibilità di esercitare i loro diritti di cittadinanza digitale è particolarmente elevato. Come ricordato nella Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese 2025 si tratta di un rischio che lo Stato non può correre perché i suoi servizi – online come offline – o sono per tutti o non sono per nessuno. Peraltro, lo scarso livello di alfabetizzazione informatica causa una più alta vulnerabilità dell’individuo verso gli attacchi informatici rendendo così l’intero sistema più vulnerabile. Inoltre, la transizione per ampi versi forzata, nella direzione della digitalizzazione dei servizi pubblici, enfatizza la particolare condizione di vulnerabilità di alcune categorie di cittadini, in particolare minori e anziani. Questi ultimi dimostrano scarse competenze circa i possibili rischi e gli effetti negativi derivanti dall’interazione quotidiana con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
L’istruzione al digitale è quindi necessaria anche e soprattutto per poter utilizzare in sicurezza le nuove tecnologie e i nuovi applicativi informatici. Ciò richiede di implementare politiche inclusive, già elaborate a livello del Ministero dell’Innovazione, le quali favoriscano maggiormente l’accesso della persona vulnerabile (ad es. perché minore o anziano) alla PA digitale.
Mediante l’analisi della normativa rilevante, compresa la legislazione emergenziale e d’urgenza e delle linee d’indirizzo del Governo per la trasformazione digitale delle Pubbliche amministrazioni, nonché attraverso la presentazione di casi di studio e di problemi sorti specialmente nel periodo del c.d. “lockdown”, a causa del passaggio obbligato ad una ri-organizzazione dell’attività amministrativa, verrà illustrato altresì lo stato dell’arte su inclusione digitale, cyber-sicurezza, protezione dei dati personali. Saranno quindi presentate soluzioni ai quesiti più frequenti, per la corretta utilizzazione degli strumenti digitali oggi a disposizione del personale della PA, soprattutto nel rispetto del corretto uso degli strumenti informatici, degli strumenti di inclusione digitale, nel pieno rispetto del diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali, nonché della dignità della persona.
Obiettivo del Corso è fornire ai discenti strumenti di contrasto al digital divide e di gestione dei rischi connessi, specialmente con riguardo alla cyber-sicurezza; strumenti di protezione dei dati personali e di gestione del patrimonio informativo della PA; strumenti per assistere e coadiuvare il cittadino vulnerabile ad essere in grado di comprendere il processo di cambiamento nel raggio di azione della PA e più in generale della società. Si tratta quindi di fornire competenze tecniche, giuridiche, informatiche e gestionali specifiche, necessarie per il personale amministrativo al fine di comprendere lo scenario di riferimento, il valore e le implicazioni del rischio di pregiudizio in capo al cittadino, nonché le responsabilità e derivanti dalla attività della PA digitale.
Al termine del corso i discenti avranno a disposizione un bagaglio informativo completo che gli permetterà di contribuire attivamente alla reingegnerizzazione dei processi necessari per la digitalizzazione della PA, nell’ottica di una maggiore inclusione di particolari categorie di cittadini c.d. vulnerabili, nel pieno rispetto della loro identità e partecipazione attiva alla vita democratica.
Il corso si rivolge principalmente (ma non esclusivamente) a dirigenti e funzionari della Pubblica Amministrazione, non necessariamente in possesso di specifiche conoscenze tecniche (informatiche, giuridiche o gestionali) e tecnologiche.
La data di inizio/fine corso potrà subire delle variazioni legate alle tempistiche dell'Ente finanziatore (Inps).
blended
Italiano
07/03/2022—16/06/2022
40 ore
Partecipare
Il corso si rivolge principalmente (ma non esclusivamente) a dirigenti e funzionari della Pubblica Amministrazione, non necessariamente in possesso di specifiche conoscenze tecniche (informatiche, giuridiche o gestionali) e tecnologiche.
La data di inizio/fine corso potrà subire delle variazioni legate alle tempistiche dell'Ente finanziatore (Inps).
Programma
Le lezioni saranno organizzate indicativamente con le seguenti modalità:
Modulo 1: Povertà digitale e strumenti di inclusione digitale
Modulo 2: Vulnerabilità digitale
Modulo 3: Protezione dei dati personali e pubblica amministrazione
Modulo 4: Open Government, Open Data e Data Protection by design
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Grazie per averci contattati e per l’interesse dimostrato verso le nostre attività.
La richiesta è stata presa in carico da un nostro Project Manager dedicato. Risponderà il prima possibile.