COME ADERIRE?
Percorso gratuito
Per l'iscrizione dei dipendenti della Pubblica Amministrazione che operano presso Enti che hanno aderito al programma Valore PA finanziato da INPS (accesso gratuito) è necessario fare riferimento alle comunicazioni pervenute da INPS al Referente Valore PA del proprio Ente di appartenenza ed effettuare l'iscrizione attraverso il Portale INPS, sempre secondo le tempistiche comunicate dall'Istituto.
Percorso a pagamento
Per i dipendenti pubblici privi del finanziamento INPS o per le persone interessate a seguire i nostri corsi di aggiornamento professionale Valore PA —> scrivere una mail all'indirizzo tutor.valorepa@unive.it
Per qualsiasi informazione puoi contattarci all'indirizzo tutor.valorepa@unive.it
N.B.: Questa pagina è destinata esclusivamente all'iscrizione al corso Valore PA da parte dei corsisti FINANZIATI dall'INPS.
La compilazione della "Domanda di ammissione" è finalizzata alla presa visione dell'informativa privacy e alla creazione della scheda anagrafica per i partecipanti al corso finanziati dall'INPS. Il corso è GRATUITO per i corsisti inseriti nel Portale INPS.
Con il 2021 si è avviata una stagione di grande rilevanza per processo di integrazione europea. Chiusi il ciclo politico definito dalla strategia Europe 2020 e quello finanziario dettato dal Quadro Pluriennale 2014-2020, si aprono nuovi orizzonti che mirano al 2030 (Agenda per lo Sviluppo Sostenibile) e al 2050 (Green Deal Europeo e NextGeneration EU).
In particolare, il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza si è tradotto in Italia in un gigantesco programma di riforme strategiche e di investimenti per un totale di 191,5 mld di €, organizzato all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Tale opportunità presenta caratteristiche del tutto inedite rispetto al passato, sia per intensità di finanziamenti, sia per concentrazione temporale della spesa (l’intera spesa è da sostenersi entro il 2026). Inoltre, l’ambizione del Piano è quello di generare impatti misurabili e sostenibili nel tempo e richiede ai soggetti attuatori grande efficienza nella spesa ma soprattutto capacità di governare processi complessi e ottimizzare l’efficacia a medio e lungo termine di tali interventi.
Il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) è una figura chiave per il funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni italiane. Pur non intervenendo in alcun modo nella materiale esecuzione delle attività, al RUP compete un ruolo di coordinamento e di verifica sul corretto operato e sul rispetto delle funzioni affidate ai propri collaboratori (interni ed esterni), al fine di conseguire il pieno raggiungimento degli obiettivi.
Il percorso didattico si focalizza pertanto sul ruolo del Responsabile Unico del Procedimento alla luce dei recenti dispositivi normativi (DL n. 76 del 16 luglio 2020, L 108/2021 Governance e semplificazione e L 78/2022 Riforma Codice contratti pubblici), approfondimenti tecnologici e una attenta disamina delle teorie e tecniche manageriali più pertinenti, derivanti dallo standard internazionale UNI ISO 21500:2013.
Nato negli anni ’50 del secolo scorso, attingendo da tecniche militari e ingegneristiche, il Project Management si è evoluto in un metodo interdisciplinare funzionale ed operativo che consente di ridurre i rischi e aumentare l’efficacia delle iniziative progettuali in tutti i settori di intervento.
I partecipanti del corso si formeranno quindi nel:
• adottare le più opportune procedure e applicare gli strumenti corretti per l’esecuzione dei processi di programmazione, progettazione ed esecuzione degli interventi nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;
• formalizzare i processi di gestione all’interno dei progetti, limitando gli errori e generando apprendimenti strategici;
• condividere conoscenza, informazioni e idee all’interno e all’esterno del team, promuovendo partecipazione e motivazione attorno al progetto;
• individuare precocemente e affrontare i rischi al momento opportuno, assicurando i massimi benefici dalle opportunità e minimizzando gli effetti delle minacce;
• monitorare e controllare il livello di qualità dei deliverable in coerenza ai bisogni dei destinatari e agli scopi del progetto e rappresentare in modo analitico ed efficace gli outcome generati.
Il metodo didattico abbina lezioni frontali, sessioni laboratoriali di gruppo e individuali online e didattica discorsiva volta alla socializzazione di casi studio e all’esamina situazionale di esempi pratici.
Il corso affronta le recenti trasformazioni normative intervenute nella disciplina del ruolo del RUP e nel Codice degli Appalti, sviluppando l’area di expertise collegata al Project Management attraverso una disamina pratica di tutti i 39 processi gestionali del modello ISO 21500, integrati con gli strumenti e metodi di project design di maggiore utilizzo nelle progettazioni complesse.
Incorporando gli apprendimenti generati lungo il percorso, gli operatori delle Stazioni Appaltanti potranno sfruttare i principi, le tecniche e gli strumenti di project design e management per accrescere e vigilare l’efficienza e l’efficacia dei progetti gestiti.
Il profilo in esame deve poter agire all’interno di ambienti complessi esercitando un ruolo proattivo. In termini di conoscenze è richiesta una conoscenza del Diritto Amministrativo e delle norme e strumenti che regolano la Pianificazione degli investimenti all’interno delle Pubbliche Amministrazioni. All’interno della classificazione EQF il livello di conoscenza teorica e pratica in uscita sarà il 3: Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio.
Le principali abilità da sviluppare sono cognitive e risiedono nell’uso del pensiero logico e creativo.
In particolare, si tratta di saper scomporre e sequenziare percorsi logici, individuare e misurare indicatori di performance, distribuire compiti e sorvegliare il loro svolgimento, elaborare scelte strategiche complesse e diffondere una visione chiara degli obiettivi e dei risultati attesi; creare coinvolgimento e coesione all’interno del team di progetto, valutare e prevenire rischi, elaborare dati analitici in decisioni. All’interno del quadro EQF, il laboratorio mira ad agire sul livello 3: Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni.
In termini di competenze, la caratteristica principale del profilo formato è quella di saper valutare e mettere in pratica soluzioni ed approcci differenti e innovativi mantenendo costanti i parametri strategici e senza alterare i vincoli d’azione. Progettare significa saper gettare lo sguardo avanti per prefigurare gli sviluppi delle azioni processando un set di input in una serie di prodotti, risultati ed impatti.
Infine, partecipare ad un progetto significa essere in grado di relazionarsi con altri, in un contesto multiculturale e multilinguistico, condividendo paradigmi ed obiettivi e collaborando per il raggiungimento di risultati comuni. Sulla scala EQF, l’obiettivo del laboratorio è quello di trattare le competenze descritte ad un livello 3: Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o dello studio e adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi.
Il percorso è rivolto ai Responsabili Unici del Procedimento individuati presso le Pubbliche Amministrazioni, il personale che si occupa di appalti e contratti all'interno delle P.A. che desiderano concorrere all’attuazione del Piano Nazionale di Riprese e Resilienza.
L’ANAC, con deliberazione del Consiglio n. 1007 del 11 ottobre 2017, ha formulato la richiesta di adeguata formazione in materia project management rivolta ai RUP e finalizzata all’acquisizione di competenze in materia con particolare riferimento alle attività di pianificazione, gestione e controllo dei progetti, nonché all’uso delle tecnologie e degli strumenti informatici. Tale elemento è stato ripreso all’interno del Decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 (Governance-PNRR), convertito in Legge 29 luglio 2021 n. 108 (Governance e semplificazione).
Il percorso è altresì rivolto a chi desidera o già si trova ad operare all’interno di progetti, cicli di lavoro orientati a risultati specifici e realizzazioni uniche, ottenute attraverso l’integrazione di differenti funzioni e aree di esperienza.
Il corso parte da un livello introduttivo ed è pertanto ideale per chi non ha ricevuto apposita formazione formale in materia di Project Management. La fruizione dell’intero percorso può essere propedeutica al raggiungimento di certificazioni con valore legale in Italia, coerenti con le normative UNI ISO 21500 e UNI 11648 e con gli standard adottati dalle principali certificazioni internazionali (es. PMI®, IPMA).
La data di inizio/fine corso potrà subire delle variazioni legate alle tempistiche dell'Ente finanziatore (Inps).
Le lezioni saranno organizzate indicativamente con le seguenti modalità:
Modulo 1: Introduzione a Next Generation EU e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Modulo 2: Introduzione al project management e processi di avvio Esercitazione pratica, dall’individuazione dei benefici alla redazione del piano (Project Design) Modulo 3: I processi di pianificazione Modulo 4: I processi di esecuzione Modulo 5: I processi di controllo e chiusura del progetto Esercitazione pratica: la pianificazione e gestione dei tempi e dei costi di progetto Modulo 5: Project work |
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Percorso gratuito
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Percorso a pagamento
Per i dipendenti pubblici privi del finanziamento INPS o per le persone interessate a seguire i nostri corsi di aggiornamento professionale Valore PA —> scrivere una mail all'indirizzo tutor.valorepa@unive.it
Per qualsiasi informazione puoi contattarci all'indirizzo tutor.valorepa@unive.it
N.B.: Questa pagina è destinata esclusivamente all'iscrizione al corso Valore PA da parte dei corsisti FINANZIATI dall'INPS.
La compilazione della "Domanda di ammissione" è finalizzata alla presa visione dell'informativa privacy e alla creazione della scheda anagrafica per i partecipanti al corso finanziati dall'INPS. Il corso è GRATUITO per i corsisti inseriti nel Portale INPS.
Con il 2021 si è avviata una stagione di grande rilevanza per processo di integrazione europea. Chiusi il ciclo politico definito dalla strategia Europe 2020 e quello finanziario dettato dal Quadro Pluriennale 2014-2020, si aprono nuovi orizzonti che mirano al 2030 (Agenda per lo Sviluppo Sostenibile) e al 2050 (Green Deal Europeo e NextGeneration EU).
In particolare, il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza si è tradotto in Italia in un gigantesco programma di riforme strategiche e di investimenti per un totale di 191,5 mld di €, organizzato all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Tale opportunità presenta caratteristiche del tutto inedite rispetto al passato, sia per intensità di finanziamenti, sia per concentrazione temporale della spesa (l’intera spesa è da sostenersi entro il 2026). Inoltre, l’ambizione del Piano è quello di generare impatti misurabili e sostenibili nel tempo e richiede ai soggetti attuatori grande efficienza nella spesa ma soprattutto capacità di governare processi complessi e ottimizzare l’efficacia a medio e lungo termine di tali interventi.
Il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) è una figura chiave per il funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni italiane. Pur non intervenendo in alcun modo nella materiale esecuzione delle attività, al RUP compete un ruolo di coordinamento e di verifica sul corretto operato e sul rispetto delle funzioni affidate ai propri collaboratori (interni ed esterni), al fine di conseguire il pieno raggiungimento degli obiettivi.
Il percorso didattico si focalizza pertanto sul ruolo del Responsabile Unico del Procedimento alla luce dei recenti dispositivi normativi (DL n. 76 del 16 luglio 2020, L 108/2021 Governance e semplificazione e L 78/2022 Riforma Codice contratti pubblici), approfondimenti tecnologici e una attenta disamina delle teorie e tecniche manageriali più pertinenti, derivanti dallo standard internazionale UNI ISO 21500:2013.
Nato negli anni ’50 del secolo scorso, attingendo da tecniche militari e ingegneristiche, il Project Management si è evoluto in un metodo interdisciplinare funzionale ed operativo che consente di ridurre i rischi e aumentare l’efficacia delle iniziative progettuali in tutti i settori di intervento.
I partecipanti del corso si formeranno quindi nel:
• adottare le più opportune procedure e applicare gli strumenti corretti per l’esecuzione dei processi di programmazione, progettazione ed esecuzione degli interventi nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;
• formalizzare i processi di gestione all’interno dei progetti, limitando gli errori e generando apprendimenti strategici;
• condividere conoscenza, informazioni e idee all’interno e all’esterno del team, promuovendo partecipazione e motivazione attorno al progetto;
• individuare precocemente e affrontare i rischi al momento opportuno, assicurando i massimi benefici dalle opportunità e minimizzando gli effetti delle minacce;
• monitorare e controllare il livello di qualità dei deliverable in coerenza ai bisogni dei destinatari e agli scopi del progetto e rappresentare in modo analitico ed efficace gli outcome generati.
Il metodo didattico abbina lezioni frontali, sessioni laboratoriali di gruppo e individuali online e didattica discorsiva volta alla socializzazione di casi studio e all’esamina situazionale di esempi pratici.
Il corso affronta le recenti trasformazioni normative intervenute nella disciplina del ruolo del RUP e nel Codice degli Appalti, sviluppando l’area di expertise collegata al Project Management attraverso una disamina pratica di tutti i 39 processi gestionali del modello ISO 21500, integrati con gli strumenti e metodi di project design di maggiore utilizzo nelle progettazioni complesse.
Incorporando gli apprendimenti generati lungo il percorso, gli operatori delle Stazioni Appaltanti potranno sfruttare i principi, le tecniche e gli strumenti di project design e management per accrescere e vigilare l’efficienza e l’efficacia dei progetti gestiti.
Il profilo in esame deve poter agire all’interno di ambienti complessi esercitando un ruolo proattivo. In termini di conoscenze è richiesta una conoscenza del Diritto Amministrativo e delle norme e strumenti che regolano la Pianificazione degli investimenti all’interno delle Pubbliche Amministrazioni. All’interno della classificazione EQF il livello di conoscenza teorica e pratica in uscita sarà il 3: Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio.
Le principali abilità da sviluppare sono cognitive e risiedono nell’uso del pensiero logico e creativo.
In particolare, si tratta di saper scomporre e sequenziare percorsi logici, individuare e misurare indicatori di performance, distribuire compiti e sorvegliare il loro svolgimento, elaborare scelte strategiche complesse e diffondere una visione chiara degli obiettivi e dei risultati attesi; creare coinvolgimento e coesione all’interno del team di progetto, valutare e prevenire rischi, elaborare dati analitici in decisioni. All’interno del quadro EQF, il laboratorio mira ad agire sul livello 3: Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni.
In termini di competenze, la caratteristica principale del profilo formato è quella di saper valutare e mettere in pratica soluzioni ed approcci differenti e innovativi mantenendo costanti i parametri strategici e senza alterare i vincoli d’azione. Progettare significa saper gettare lo sguardo avanti per prefigurare gli sviluppi delle azioni processando un set di input in una serie di prodotti, risultati ed impatti.
Infine, partecipare ad un progetto significa essere in grado di relazionarsi con altri, in un contesto multiculturale e multilinguistico, condividendo paradigmi ed obiettivi e collaborando per il raggiungimento di risultati comuni. Sulla scala EQF, l’obiettivo del laboratorio è quello di trattare le competenze descritte ad un livello 3: Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o dello studio e adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi.
Il percorso è rivolto ai Responsabili Unici del Procedimento individuati presso le Pubbliche Amministrazioni, il personale che si occupa di appalti e contratti all'interno delle P.A. che desiderano concorrere all’attuazione del Piano Nazionale di Riprese e Resilienza.
L’ANAC, con deliberazione del Consiglio n. 1007 del 11 ottobre 2017, ha formulato la richiesta di adeguata formazione in materia project management rivolta ai RUP e finalizzata all’acquisizione di competenze in materia con particolare riferimento alle attività di pianificazione, gestione e controllo dei progetti, nonché all’uso delle tecnologie e degli strumenti informatici. Tale elemento è stato ripreso all’interno del Decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 (Governance-PNRR), convertito in Legge 29 luglio 2021 n. 108 (Governance e semplificazione).
Il percorso è altresì rivolto a chi desidera o già si trova ad operare all’interno di progetti, cicli di lavoro orientati a risultati specifici e realizzazioni uniche, ottenute attraverso l’integrazione di differenti funzioni e aree di esperienza.
Il corso parte da un livello introduttivo ed è pertanto ideale per chi non ha ricevuto apposita formazione formale in materia di Project Management. La fruizione dell’intero percorso può essere propedeutica al raggiungimento di certificazioni con valore legale in Italia, coerenti con le normative UNI ISO 21500 e UNI 11648 e con gli standard adottati dalle principali certificazioni internazionali (es. PMI®, IPMA).
La data di inizio/fine corso potrà subire delle variazioni legate alle tempistiche dell'Ente finanziatore (Inps).
Partecipare
Il percorso è rivolto ai Responsabili Unici del Procedimento individuati presso le Pubbliche Amministrazioni, il personale che si occupa di appalti e contratti all'interno delle P.A. che desiderano concorrere all’attuazione del Piano Nazionale di Riprese e Resilienza.
L’ANAC, con deliberazione del Consiglio n. 1007 del 11 ottobre 2017, ha formulato la richiesta di adeguata formazione in materia project management rivolta ai RUP e finalizzata all’acquisizione di competenze in materia con particolare riferimento alle attività di pianificazione, gestione e controllo dei progetti, nonché all’uso delle tecnologie e degli strumenti informatici. Tale elemento è stato ripreso all’interno del Decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 (Governance-PNRR), convertito in Legge 29 luglio 2021 n. 108 (Governance e semplificazione).
Il percorso è altresì rivolto a chi desidera o già si trova ad operare all’interno di progetti, cicli di lavoro orientati a risultati specifici e realizzazioni uniche, ottenute attraverso l’integrazione di differenti funzioni e aree di esperienza.
Il corso parte da un livello introduttivo ed è pertanto ideale per chi non ha ricevuto apposita formazione formale in materia di Project Management. La fruizione dell’intero percorso può essere propedeutica al raggiungimento di certificazioni con valore legale in Italia, coerenti con le normative UNI ISO 21500 e UNI 11648 e con gli standard adottati dalle principali certificazioni internazionali (es. PMI®, IPMA).
La data di inizio/fine corso potrà subire delle variazioni legate alle tempistiche dell'Ente finanziatore (Inps).
Programma
Le lezioni saranno organizzate indicativamente con le seguenti modalità:
Modulo 1: Introduzione a Next Generation EU e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Modulo 2: Introduzione al project management e processi di avvio Esercitazione pratica, dall’individuazione dei benefici alla redazione del piano (Project Design) Modulo 3: I processi di pianificazione Modulo 4: I processi di esecuzione Modulo 5: I processi di controllo e chiusura del progetto Esercitazione pratica: la pianificazione e gestione dei tempi e dei costi di progetto Modulo 5: Project work |
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